Nell’oro, lo splendore e la potenza del Regno
Quasi mezzo secolo è il tempo che fu impiegato per la sistemazione della Sala più importante del Palazzo Reale, simbolo della grandiosità e potenza del Regno: la Sala del Trono.
Destinata alle pubbliche udienze fin dai progetti di Luigi Vanvitelli, fu l’ultima sala del Palazzo ad essere completata. I lavori iniziarono nel 1811 con Gioacchino Murat e vennero portati a termine da Ferdinando II di Borbone nel 1845, in occasione della VII Congresso degli Scienziati Italiani.
Quasi tutti i migliori artisti napoletani di metà Ottocento parteciparono all’opera di decorazione, che nell’abbondante uso dell’oro esprimeva il fasto della corte. Allegorie classiche e simboli borbonici affollano le pareti insieme ai medaglioni con i ritratti dei re di Napoli.
Sul fondo della sala è collocato il trono in legno intagliato e dorato, tappezzato di velluto.
Il monumentale affresco sulla volta di Gennaro Maldarelli ricorda la posa della prima pietra del Palazzo Reale, avvenuta nel 1752.