Un immenso bacino idrico per l’allevamento e i giochi
La Peschiera Grande fu realizzata dall’architetto Francesco Collecini, a partire dal 1762, su disegno di Luigi Vanvitelli. L’isolotto circolare posto al suo centro doveva ospitare un padiglione che non fu mai realizzato. Il bacino di 270 x 105 metri fu scavato per una profondità di 3,5 metri da schiavi e condannati ai lavori forzati, recuperati in prevalenza tra i pirati di mare. Nelle acque della Peschiera si allevavano trote, carpe, carpioni, cefali e anguille destinati al commercio e alla tavola dei re. Così come la Castelluccia, la Peschiera era anche un luogo di svago: qui il giovane re Ferdinando IV simulava imponenti battaglie navali e arrembaggi. Poco lontano, il quartiere dei Liparoti dava alloggio ai marinai dell’isola di Lipari, incaricati del mantenimento delle numerose imbarcazioni del Complesso.