Gran Galleria

La Sala più grande del Complesso Vanvitelliano

Nella Dichiarazione dei disegni di Luigi Vanvitelli così era chiamato questo ambiente al centro del braccio occidentale del Palazzo, raccordo interno tra l’appartamento del Re e quello della Regina.

Con la riduzione del progetto, dopo la dominazione napoleonica e la restaurazione borbonica, questa sala, la più grande di tutto il palazzo, rimase incompleta e venne usata prima come Sala della Racchetta, per il suo specifico impiego in questo gioco, poi come Salone dei Rustici. Nel 1922 il complesso della Reggia fu trasferito al Demanio e consegnato alla Direzione Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione. In quella occasione una parte del palazzo fu dalla Real Casa concessa in uso “ gratuito e temporaneo” al Comune per ospitarvi scuole e una parte all’Accademia della Guardia di Finanza fino al 1925. Nel 1926 nel Palazzo venne alloggiata l’Accademia dell’Aeronautica che occupò nel tempo le porzioni del Palazzo liberate dai precedenti ospiti. Nel 1937 la Soprintendenza autorizzò l’Aeronautica a realizzare nuovi solai in cemento armato negli ambienti a doppia altezza dell’ex appartamento della Regina, nella Gran Galleria e nella sala principale del lato settentrionale, di simile ampiezza. Ciò comportò la totale alterazione delle proporzioni e del volume delle sale, separando il soffitto voltato dalle pareti laterali.

Nell’immediato dopoguerra, la Gran Galleria venne ceduta alla scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare per ospitare la mensa e in epoca successiva fu trasformata in sala cinema.

Riconsegnate al Ministero della Cultura nel 2017, le sale della Gran Galleria, ora destinate a nuova ala espositiva, contribuiscono ad arricchire e a migliorare l’offerta culturale della Reggia di Caserta. Il Museo porta avanti l’impegnativo percorso di trasformazione della destinazione dei propri spazi per uso esclusivamente educativo e museale, come previsto dalla legge.

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Oltre la Reggia
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