Museo Archeologico di Calatia

2
piani
4
sezioni espositive
2
postazioni multimediali
1
sala immersiva
Via Caudina, 353, 81024 Maddaloni (CE)

Un museo innovativo per il territorio

Il Museo Archeologico di Calatia si trova nel Casino di Starza Penta, una delle residenze dei Carafa della Stadera, signori di Maddaloni dal 1465. Calatia, l’odierna Maddaloni, ha origini etrusche e sorge su un’area probabilmente occupata già dall’età del Bronzo. Durante l’età romana l’abitato vive un momento di particolare prestigio, come testimonia il tracciato della Via Appia, che in corrispondenza della città devia il suo tratto per attraversarla. Il Museo Archeologico di Calatia ripercorre la storia dell’abitato dalle origini all’età tardo-romana, avvalendosi anche di un approccio multimediale. Una sezione del museo è dedicata alla viabilità nel mondo romano, con un approfondimento sulle tecniche costruttive e i servizi di posta, oltre che un focus sulla Via Appia. La collezione è esposta su due piani del Casino Carafa, dove sono ancora apprezzabili alcune decorazioni interne dell’ex residenza nobiliare.

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Il casino dei duchi di Carafa

Il Casino di Starza Penta costituì una delle principali residenze dei duchi Carafa del ramo della Stadera. Lo stemma della nobile famiglia napoletana si staglia sulla volta d’ingresso del palazzo, insieme alle insegne araldiche di altre famiglie imparentate con il casato. Nel 1552 l’edificio risulta essere una masseria, mentre a fine Seicento viene trasformato in casino da caccia e villa di delizia. Il Casino di Starza Penta era situato in una posizione strategica, lungo la strada che conduceva a Napoli, in una zona spesso frequentata dai Borbone per le battute di caccia.

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La sezione sulla viabilità romana

Il museo vanta un’intera sezione dedicata alla viabilità antica, dov’è possibile esplorare temi come lo sviluppo della rete stradale nel mondo romano, tecniche costruttive, itinerari, stazioni di posta o cambio, mezzi di trasporto utilizzati e tempi di percorrenza. Un’intera sala è dedicata alla Via Appia, con installazioni multimediali che consentono un’immersione esplorativa del tratto Calatia-Roma. La sezione multimediale, insieme alle attività didattiche organizzate dal museo e ai depositi archeologici “visitabili come una biblioteca” sono valsi al museo il premio ICOM “Museo dell’anno” nel 2017.

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La sezione dedicata al costume femminile

Il museo si caratterizza per la presenza di una sezione dedicata al costume femminile antico, in cui si trovano anelli, fibule, scarabei e altri oggetti da corredo provenienti da sepolture datate a partire dall’VIII secolo a.C. Sono esposti anche manufatti relativi alla vita domestica come rocchetti, pesi e telai, mentre il vasellame è presente sia con contenitori per profumi e unguenti che con vasi di più grandi dimensioni, destinati a contenere derrate alimentari. La sezione è stata allestita nell’area del palazzo dedicata in passato alle donne Carafa, menzionata nelle fonti d’archivio settecentesche come “quarto delle donne”.

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