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Basilica di Sant’Angelo in Formis

Via Luigi Baia, 120, 81043 Sant'Angelo In Formis CE

Da tempio romano a scrigno medievale

La Basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis sorge alle falde del Monte Tifata, sui resti di un tempio dedicato a Diana Tifatina. I ruderi del tempio pagano, rinvenuti nel 1877, dimostrano che la pianta della basilica ne ripercorre il perimetro. La data di erezione della chiesa primitiva di Sant’Angelo in Formis è sconosciuta, ma viene collocata alla fine del VI secolo d.C. e riferita ai principi longobardi. Una chiesa certamente esiste nel X secolo, quando viene concessa ai monaci cassinesi per costruirvi un monastero. Nel 1072 la proprietà dell’edificio passa da Riccardo I, principe di Capua e Conte di Aversa, all’Abbazia di Montecassino, retta in quegli anni dall’Abate Desiderio (1027-1087). Sotto il suo rettorato la Basilica di Sant’Angelo in Formis viene riedificata e dotata di una decorazione murale i cui resti oggi rappresentano uno dei monumenti più importanti del medioevo.

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Il tempio di diana tifatina

La Basilica di Sant’Angelo in Formis sorge sul tempio di Diana Tifatina, l’unico in Campania dedicato alla dea. La sua venerazione fu molto diffusa nel territorio, correlata alla leggenda che avrebbe visto Ifigenia sfuggire al sacrificio in Aulide, per poi giungere in Italia con il simulacro di Diana. Il tempio è molto antico: il suo podio è stato riferito al IV-III sec. a.C., mentre l’ampliamento della struttura risale al 74 a.C., quando viene dotata di un pavimento mosaicato e di colonne in marmo.

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La decorazione della basilica

La decorazione interna della Basilica di Sant’Angelo in Formis è di notevole rilievo. La sua pavimentazione è molto antica, identificata come parte di quella che decorava il tempio di Diana Tifatina. Altre decorazioni a mosaico sono state recuperate in loco nel corso del tempo e oggi sono conservate presso il Museo Campano. Gli affreschi che caratterizzano la decorazione muraria della basilica sono stati scoperti nel 1868 e ne fanno uno dei monumenti più significativi del Medioevo italiano. Essi testimoniano il ruolo che i centri legati all’Abbazia di Montecassino svolsero nel territorio nell’XI secolo come centro di mediazione tra la cultura orientale e quella occidentale.

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