Caserta

~ 60.000
abitanti (nel 2019)
53,91
km2 di superficie

La città intorno alla Reggia

La città di Caserta nasce da Torre, un nucleo abitativo caratterizzato dalla presenza di una torre difensiva, posto ai margini della pianura definita Terra di Lavoro. Il suo sviluppo è legato alla progressiva perdita d’importanza di Casertavecchia, centro di un feudo costituito da una serie di casali, tra cui Torre. Nel 1327 i signori del feudo, i della Ratta, trasformano la torre del casale  in una residenza signorile: Torre comincia la sua evoluzione. Alla fine del Cinquecento vi sono trasferiti il centro amministrativo e la corte di giustizia del feudo, mentre i suoi nuovi proprietari, gli Acquaviva, restaurano il palazzo costruito dai della Ratta e ne fanno il centro della loro signoria. Nel 1750 il re Carlo di Borbone acquista lo “Stato” di Caserta alla cifra di 489.348,13 ducati. Il suo progetto di fare della città di Caserta il nuovo centro direzionale del Regno cambierà le sorti dell’intera area.

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Avvicendamenti feudali

Nel corso dei secoli Caserta passa da un casato all’altro. Dal 1317 al 1509 il feudo è posseduto dai della Ratta. Nel 1509 il matrimonio tra Caterina della Ratta, ultima discendente della famiglia, e Andrea Matteo d’Acquaviva, duca d’Atri e conte di Conversano, segna il passaggio del feudo alla famiglia degli Acquaviva. Sotto questo casato Caserta raggiunge un certo sviluppo e nel 1579 diventa principato. Nel 1634, con il passaggio del possedimento ai Caetani di Sermoneta, per Caserta comincia un momento di declino che culmina con la sua vendita.

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L’acquisto di Caserta

Il 29 agosto del 1750 Carlo di Borbone acquista lo “Stato” di Caserta. Esso include non solo la città di Caserta, ma anche i casali limitrofi: Casertavecchia, Sommana, Casola, Pozzo Vetere, Casolla, Mezzano, Piedimonte, Tuoro, Santa Barbara, Garzano, Puccianiello, Sala, Briano, Ercole, Aldifreda, San Clemente, Centurano, Tredici, Falciano e San Benedetto.

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La nuova Caserta

Oltre alla progettazione della Reggia di Caserta, re Carlo affida a Luigi Vanvitelli anche l’ideazione di un piano urbanistico per la città. Il primo schizzo prodotto dall’architetto reca la scritta “Caserta Nuova” e presenta una città strutturata in maniera razionale, in linea con le più recenti idee illuministe. Nel 1759, con la partenza del re Carlo per la Spagna, il progetto per la città di Caserta subisce un ridimensionamento.

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Caserta oggi

Nella città di Caserta oggi si può ammirare il monumento dedicato a Luigi Vanvitelli, collocato al centro della piazza omonima dove si trova anche il Palazzo della Prefettura, un tempo residenza degli Acquaviva. Non lontano, in Via Mazzini, vi è il Complesso medievale di Sant’Agostino, sede del Mac3, il museo di arte contemporanea della città. Da piazza Dante un asse consente di raggiungere piazza IV Novembre, dove si trova il Monumento ai caduti realizzato dall’architetto Manlio Felici e inaugurato il 21 giugno 1927 dal Podestà Giovanni Tescione.

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