Il Palazzo Reale è attraversato al pianterreno da una lunga galleria a tre navate, un cannocchiale prospettico che collega visivamente la piazza antistante il Palazzo con il Parco Reale. Al centro del Cannocchiale si apre il Vestibolo inferiore, uno spazio ottagonale costituito da un complesso intreccio di archi che, simili a quinte teatrali, si aprono sui quattro cortili interni. Inquadrata scenograficamente di fronte allo Scalone d’Onore si trova una statua romana tra le più grandi dell’antichità: è un
Ercole a riposo alto 3 metri, proveniente dalle Terme di Caracalla e appartenuto alla collezione Farnese, ereditata da Carlo di Borbone dalla madre Elisabetta. Un altro
Ercole di identica provenienza è oggi conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Le due statue di analogo soggetto erano collocate una di fronte all’altra nel
tepidarium di Caracalla.
Sintesi perfetta tra rigore classico e scenografia teatrale barocca, lo Scalone d’onore dà accesso agli Appartamenti Reali. La rampa centrale, vigilata da due leoni in marmo, simboli della forza delle armi e della ragione, si divide nel tratto superiore in due rampe laterali. Sulla parete di fondo si stagliano tre sculture: la
Maestà Regia di Tommaso Solari al centro, affiancata a sinistra dal
Merito di Andrea Violani e a destra dalla
Verità di Gaetano Salomone, rappresentazioni delle virtù che il buon sovrano deve possedere. Sulla volta ellittica dello Scalone, decorata a fresco da Girolamo Starace Franchis con la
Reggia di Apollo, si disponevano - nascosti alla vista - i musicisti per accogliere trionfalmente il corteo reale.