Scopri la Reggia | I personaggi: Domenico Cirillo
In occasione della Giornata mondiale della Salute, anche la Reggia di Caserta intende esprimere la propria gratitudine verso tutti gli operatori sanitari.
Oggi vogliamo quindi ricordare una illustre figura di medico e di botanico, Domenico Cirillo, medico di corte della Regina Maria Carolina.
Cirillo era fra i pochi a cui era consentito di accedere alle stanze private della Regina, al pari di dame di corte come Clara Spinelli di Belmonte Pignatelli e Livia Carafa di Roccella. Fu docente all’università di Botanica e Medicina e responsabile dell’Ospedale napoletano degli Incurabili. A lui si devono lo studio e la cura di molte malattie veneree e lo studio delle acque locali ai fini igienici, in un’epoca in cui venivano posti i primi fondamenti dell’igiene pubblica.
Tra i suoi pazienti vi furono anche il pittore Jacob Philipp Hackert e la pittrice Angelica Kauffmann, che del medico realizzò un ritratto nel 1782, come ringraziamento per le cure ricevute. Il dipinto è conservato presso il Museo Nazionale di San Martino a Napoli.
Amico di Diderot e di Linneo, Cirillo fu anche un noto botanico. A lui si deve la classificazione delle piante del Giardino Inglese con il metodo linneano. Fu, infatti, il referente scientifico dei figli del giardiniere Graefer, rimasti a prendersi cura del Giardino Inglese quando il padre seguì il re Ferdinando a Palermo allo scoppiare della Rivoluzione Napoletana. Tra gli studi botanici di Domenico Cirillo, i più noti sono quelli dedicati a piante come il platano, l’olmo e il papiro acquatico.
Pare che lo stesso Cirillo avesse ricordato i suoi meriti nella fondazione del Giardino Inglese di Caserta in una lettera a Lady Hamilton per avere salva la vita, dopo essere stato accusato di cospirazione e di adesione alla Repubblica Partenopea.
I suoi meriti scientifici furono rivalutati tempo dopo al punto che il botanico inglese Garden, per la stima che nutriva per lui, gli dedicò un genere botanico: le Cyrillaceae.
In foto: Platano Orientale, originario del mediterraneo orientale, nell’area del Giardino Inglese chiamata “Palco”