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I busti delle regine

Sulle consoles sono esposti i busti delle regine di Napoli: in alabastro bianco è il busto della regina Maria Carolina d’Asburgo Lorena, moglie di Ferdinando IV di Borbone, regina dal 1768 al 1814, con diadema e panneggi neoclassici. L’opera è attribuita allo scultore neoclassico tedesco Konrad Heinrich Shweickle (1799-1833) e fu eseguita dopo la morte della sovrana. La scultura, pur se fedele nei tratti fisionomici, si caratterizza per una resa fredda e impersonale del soggetto.
Il busto in marmo bianco della sovrana Maria Isabella di Spagna, moglie di Francesco I, regina dal 1825 al 1830, è posto su una base circolare dall’andamento sinuoso realizzato attraverso rientranze e sporgenze. La figura femminile dalla fisionomia idealizzata, con il capo ornato da diadema antichizzante – raffigurante un tritone ed una sirena che sollevano insieme un giglio borbonico- risponde con il candore del marmo bianco sapientemente levigato alle istanze figurative del Neoclassicismo.
Il busto in marmo bianco di Maria Cristina di Savoia, prima moglie di Ferdinando II di Borbone, è ritratto con abito in stile neoclassico che lascia ampiamente scoperte le spalle e capelli raccolti in una sobria acconciatura sulla quale è adagiato un diadema. L’individuazione fisionomica e l’indagine psicologica della giovane regina, morta prematuramente a soli ventiquattro anni nel 1836, sono rese con una lavorazione quasi calligrafica del marmo.
Il busto in marmo bianco della Regina Maria Sofia di Wittelsbach, moglie di Francesco II di Borbone (1841/1925), rappresentata con vesti dell’Ottocento, è molto interessante per la storia del costume, in particolare per l’introduzione di un tipo di acconciatura e di un diadema assai alla moda per l’epoca. Maria Sofia, divenuta regina nel 1860, regnò per meno di un anno, fino all’Unità d’Italia nel 1861.

