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La Sala Amelio
Nel 2023, in occasione dei 30 anni dalla donazione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta, avvenuta nel 1993, il museo ha voluto ricordare il grande gallerista napoletano Lucio Amelio, dando il suo nome a una sala del percorso degli Appartamenti reali.
Lo spazio intende raccontare le origini dell’ambizioso progetto durato oltre dieci anni, in cui Lucio Amelio ha concepito una raccolta di opere d’arte realizzate dai più importanti artisti della scena contemporanea internazionale degli anni Ottanta, per rispondere con la forza creatrice dell’arte al potere distruttivo del terremoto che il 23 novembre 1980 devastò la Campania e la Basilicata.
La Sala Lucio Amelio, situata alla fine del percorso degli Appartamenti reali nelle immediate vicinanze dell’opera iconica “Fate presto” di Andy Warhol, accoglie una proiezione video permanente tratta dal documentario realizzato da Mario Franco per la prima esposizione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta nel 1992 (il video integrale è conservato presso gli Archivi Mario Franco di Casa Morra). In quell’anno fu presentata una selezione di 30 opere scelte direttamente da Lucio Amelio e allestite con il contributo di Corrado Teano, Mimmo Scognamiglio e Roberto Manfredi nelle retrostanze settecentesche del Palazzo Reale. L’anno seguente, nel 1993, Lucio Amelio donò con un lascito testamentario alla Reggia di Caserta l’intera collezione, giunta alle 72 opere realizzate da 67 artisti.
Nella sala, che accoglie anche alcuni cimeli di Lucio Amelio, è possibile accedere alla documentazione sulla collezione Terrae Motus raccolta grazie al progetto ArCCA_DIA, realizzato in collaborazione con la Regione Campania e la Scabec SPA (POR CAMPANIA FESR 2014-2010). Il progetto ha previsto la restituzione in digitale del primo allestimento della collezione Terrae Motus del 1992 nelle retrostanze dell’Appartamento settecentesco della Reggia di Caserta. Il lavoro di ricerca si è proposto di studiare e ricostruire in digitale anche la storia delle mostre della collezione Terrae Motus e dei relativi allestimenti, in alcuni dei luoghi simbolo che l’hanno accolta, prima di arrivare alla Reggia di Caserta: l’ICA/Institute of Contemporary Art, Boston, 1983; Villa Campolieto, Ercolano, 1984 e 1986; Grand Palais, Parigi, 1987, allo scopo di ricreare una sorta di “macchina del tempo visiva” di questa raccolta considerata unica al mondo. La documentazione è consultabile tramite il tavolo touch esposto in sala, attraverso il quale è possibile approfondire la storia di Lucio Amelio e della collezione Terrae Motus, dall’idea iniziale alla donazione alla Reggia di Caserta, fino all’ultimo recente allestimento negli Appartamenti Reali.
Dal 2020, infatti, in occasione dei 40 anni dal terremoto del 1980, le opere di Terrae Motus sono state inserite nel percorso degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta con un nuovo allestimento, che prova a collegarsi idealmente al progetto originario di Lucio Amelio di voler ‘scuotere’ il pensiero critico del pubblico, facendo dialogare gli spazi storici del complesso vanvitelliano con opere d’arte contemporanee.