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Il gabinetto del re
Questo piccolo ambiente, insieme al successivo, fu realizzato tra il 1812 e il 1815, su progetto dell’architetto Antonio de Simone e sotto la direzione di Giuseppe Cammarano, uno dei pittori più apprezzati della prima metà dell’Ottocento sia presso i Borbone che presso i Francesi. La saletta reca nella volta un affresco con Minerva e quattro amorini che reggono rispettivamente un elmo, una faretra, delle frecce e uno scudo, simboli riferibili alla dea, eseguito da Gaspare Mugnai.
Il Gabinetto da bagno del re è una stanza da bagno vera e propria. Al centro dell’ambiente si trova la monumentale toelette in marmo di Carrara composta da 32 pezzi e donata dal negoziante di marmi carrarese, Pantaleone del Nero, al re Francesco I. Al centro del piano in marmo si trovano un bacile sostenuto da un pilastrino e uno specchio a ribalta poggiante su due estremità arricchite da due anfore. Sul piano in marmo due bouquet di fiori in marmo scolpito impreziosiscono la raffinata composizione. Completa la sala la vasca in granito rosso con maschere leonine, recante ancora gli originali rubinetti in ottone per l’acqua calda e fredda. A riscaldare l’ambiente, il camino in marmo con motivo a spighe e a palmette che rimanda al tema della volta, in cui è raffigurata la dea Cerere, realizzata dal pittore Giuseppe Cammarano.