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Restauro, recupero e valorizzazione della Via d’acqua del Parco Reale

Bando pubblicato

Consulta il bando (scadenza il 4 agosto 2025, ore 17)


L’intervento interessa la Via d’Acqua a partire dal Torrione fino alla fontana dei Delfini, con un progetto di restauro coordinato ed unitario da realizzare per parti che, a differenza di quanto episodicamente restaurato nel passato, offrirà un aspetto finale omogeneo senza soluzioni di continuità nel rispetto della concezione vanvitelliana di grande asse funzionale e monumentale.

L’importo a base di gara comprensivo degli oneri della sicurezza, è di € 7.910.000,00, oltre IVA e oneri assistenziali e previdenziali di legge se dovuti.

L’appalto è stato definito con Invitalia, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro, l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR e con il Servizio VIII del Segretariato generale del MiC. Le offerte possono essere presentate tramite il portale Ingate fino alle ore 17 del 4 agosto 2025.

Per gli operatori economici è possibile effettuare facoltativamente una visita preliminare dei luoghi, esclusivamente il 15 luglio 2025 ore 10.00. Il sopralluogo potrà essere svolto solo previo appuntamento da richiedere, mediante la Piattaforma Telematica, entro e non oltre il giorno 14 luglio 2025.

Gara di progettazione

Bando pubblicato

Consulta il bando (bando scaduto il 12 dicembre 2023, ore 17)


La procedura è relativa ai servizi di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del restauro della compagine architettonica e scultorea della Via d’Acqua e per l’esecuzione delle indagini propedeutiche alla definizione del progetto.

L’importo totale dell’appalto di progettazione è di 529.785,63 euro.

La progettazione ha come oggetto diversi interventi tra loro strettamente collegati: il restauro degli apparati scultorei e architettonici della Via d’Acqua (le fontane di Venere e Adone, di Cerere, di Eolo e dei Delfini con le gallerie della fontana dei Delfini e della fontana di Eolo); il riadeguamento funzionale dei meccanismi di alimentazione delle fontane e dei giochi d’acqua; il rifacimento delle pavimentazioni dei percorsi laterali che perimetrano i bacini; il restauro del Torrione e dei muri di contenimento dei due percorsi di risalita; il ripristino del sistema d’illuminazione. Finalmente si potrà garantire così anche la fruibilità in sicurezza dei percorsi che dalla fontana di Diana e Atteone conducono al Torrione nonché rendere accessibili le gallerie delle fontane di Eolo e dei Delfini.

Come per gli altri tre interventi, la conoscenza è alla base di tutte le attività. E’ prioritario, infatti, indagare lo stato di conservazione degli elementi scultorei e architettonici anche in relazione ai restauri che si sono succeduti nel tempo dotando, quindi, la Reggia di Caserta di uno specifico strumento di gestione programmata.

Il progetto di Luigi Vanvitelli per il Parco reale è contenuto nella Dichiarazione dei disegni. L’architetto aveva studiato i progetti dei colleghi olandesi, tedeschi e francesi e ben conosceva i parchi e i giardini di Versailles, Fontainebleau e delle Tuileries. Pensò dunque a un viale, la Via d’Acqua, fiancheggiato da alberature, con vaste praterie circondate da boschetti, parterres e piante di varie essenze. Le acque dell’Acquedotto Carolino avrebbero, poi, alimentato tutte le fontane. Alla morte del grande maestro, la sistemazione del Parco e la realizzazione delle fontane centrali avvennero sotto la direzione di suo figlio. Carlo Vanvitelli, pur semplificandolo, conservò il progetto del padre che già aveva tracciato viali, scavato bacini, piantato file di alberi e delineato l’aspetto dei giardini. La colossale cascata, però, richiedeva spese sempre più ingenti. L’erede del maestro fu costretto a limitare l’estensione del Parco. Le fontane da diciannove furono ridotte a cinque.

L’appalto è stato definito con Invitalia, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro, l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR e con il Servizio VIII del Segretariato generale del MiC. Le offerte possono essere presentate tramite il portale Ingate fino alle ore 17 del 12 dicembre 2023.

Ai fini della presentazione dell’offerta, l’operatore economico deve procedere, a pena di esclusione, alla visita dei luoghi, in ragione della tipologia, contenuto e complessità dell’intervento. I sopralluoghi potranno essere svolti nei giorni 28 e 29 novembre 2023 previo appuntamento da richiedere, mediante la Piattaforma Telematica, entro e non oltre il giorno 27 novembre 2023.

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