Fotografie di Robert Mapplethorpe

  • Stato
    Terminato
  • Data di inizio
    06/2021
  • Data di fine
    11/2021
  • Tipologia
    Restauro fotografico
  • Sponsorizzazione
    Non disponibile

L’importante intervento di restauro dell’Installazione di Robert Mapplethorpe si inserisce nell’ambito dell’impegnativa attività svolta per la prestigiosa collezione Terrae Motus a partire dalla seconda metà del 2019. L’opera, realizzata nel 1983, comprende cinque stampe fotografiche in bianco e nero, dai titoli: Dennis Speight with thorus, Jack with crown, Skull and Crossbones, Jill Chapman, Dennis Speight with flowers. La sequenza delle fotografie emula le immagini di un polittico e allude alle pitture religiose tradizionali. Chiari i riferimenti ai simboli della passione di Cristo, quali: la corona di spine in Jack with crown; e al profilo della Maddalena in Jill Chapman. Gli scatti furono realizzati tutti nello studio dell’artista ad eccezione dell’immagine centrale con il teschio, Skull and Crossbones, che fu ripresa da Mapplethorpe davanti alla chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco in via dei Tribunali, durante una sua permanenza a Napoli.

L’uso del bianco e nero e delle tonalità di grigio connota le immagini fotografiche di una plasticità scultorea. Mapplethorpe si ispirò per quest’opera a due tradizioni di fotografia d’interni: il ritratto fotografico di fine ‘800, e la fotografia di moda in voga tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900.

Il lavoro, insieme alle altre opere di Terrae Motus, fu esposto prima a Boston, all’Institute of Contemporary Art, nel novembre 1983; e poi a Villa Campolieto (Ercolano) nel 1984.

L’intervento di restauro si è reso necessario a causa di complicazioni legate al degrado chimico/fisico dei supporti delle fotografie scaturite dall’azione di agenti microbici.

Il restauro è stato eseguito da SMP Photo Conservation Studio, di Sandra Maria Petrillo, professionista con esperienza decennale nella conservazione e restauro di opere fotografiche storiche.

L’intervento di restauro conservativo ha previsto la rimozione a secco dei supporti secondari sui quali le 5 stampe fotografiche in B/N su carta baritata erano montate, in quanto danneggiate dall’umidità e non più recuperabili.
Le stampe, in seguito, sono state sottoposte ad un trattamento di disinfezione per via umida tramite metodo applicato con “camera al solvente”. Il recto delle stesse è stato sottoposto a trattamenti di pulitura, consolidamento e ritocco dello strato di emulsione fotografica.
Sul verso sono stati montati nuovi supporti secondari in cartone da conservazione con riserva alcalina.
Data l’attivazione della collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche e il Dipartimento di Biologia dell’università degli Studi di Napoli Federico II, è stata effettuata una campagna diagnostica per l’identificazione degli agenti patogeni, con report prodotti prima, durante e soprattutto dopo l’intervento per verificare l’efficacia dello stesso.

L’intervento di restauro è stato presentato: al Salone del Restauro di Firenze (16 – 18 maggio 2022), e al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara (8 – 10 giugno 2022), con due workshop dedicati.

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