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Migliorare i servizi di accoglienza e innovare l’ospitalità culturale

Nuove opportunità per la Reggia di Caserta: risorsa per i visitatori, il personale interno e quello dei concessionari

Un’opportunità per la Reggia di Caserta per migliorare i servizi di accoglienza, programmare le offerte ricreative, innovare l’ospitalità culturale. Questo il senso della manifestazione di interesse pubblicata all’inizio di novembre dalla Reggia di Caserta per la fornitura di una “soluzione informatica per gestione, emissione e controllo titoli di ingresso” e che si è da poco conclusa.

La Reggia di Caserta, nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza, ha ritenuto opportuno indire un avviso pubblico per saggiare il mercato circa le offerte esistenti in relazione ai sistemi software e hardware di prenotazione ed emissione dei titoli di accesso. La concessione del servizio di biglietteria del Museo stipulata nel 1999 è scaduta da tempo. Un percorso quindi obbligato per l’amministrazione il dover procedere con il nuovo appalto. A tal fine si è deciso di valutare le modalità, circa la tipologia d’infrastruttura software da dover garantire, anche alla luce delle esigenze di gestione del pubblico vissute con l’emergenza COVID.

E’ evidente che le sfide da affrontare, da allora ad oggi, sono profondamente cambiate. La Reggia di Caserta, grazie all’autonomia e al piano commissariale che prevede nel giro di pochi anni il raddoppio delle superfici dedicate ai servizi museali, è in una fase di profonda trasformazione, proiettata a sviluppare le straordinarie potenzialità di grande attrattore culturale e diventare un museo di respiro internazionale.

Il Complesso vanvitelliano ha, dunque, reputato indispensabile verificare, alla luce delle proprie necessità e dei propri obiettivi, in che modo il servizio potesse essere migliorato, ampliato e reso maggiormente funzionale. I servizi di un Museo non sono “aggiuntivi” all’esperienza di visita. Sono una parte di essa, sono un elemento intrinseco alla sua identità e visione. Per conseguire risultati soddisfacenti è prioritario stabilire corrette modalità di partenariato pubblico-privato, nell’ottica della condivisione di progetti, prospettive e obiettivi, anche quale “museo al servizio della società e del suo sviluppo” economico, sociale, professionale.

La possibilità di dotare la Reggia di Caserta di un proprio sistema infrastrutturale che migliori gli standard di accessibilità, la qualità dell’accoglienza attraverso la programmazione e l’ampliamento delle offerte , i livelli di inclusione ma anche la sicurezza del personale e dei visitatori, non può che rappresentare una risorsa per tutti. Per i visitatori, per il personale interno e per quello dei concessionari. Senza nulla togliere alle professionalità e ai ruoli di ciascuno. L’Istituto del MiBACT, patrimonio dell’Unesco, sta ampliando i percorsi di visita, le esperienze culturali, abbandonando la visione statica di Museo con una visione dinamica, al passo con i tempi, che dia finalmente spazio anche un’ottica di produttività e sviluppo economico in chiave sostenibile.

La Direzione dell’Istituto museale intende rassicurare i lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini: le professionalità museali sono fondamentali e sono tenute nella massima considerazione, anche nell’ottica di migliorare le condizioni lavorative e il servizio reso al pubblico.

Lo dimostrano le iniziative poste in essere per il servizio di trasporto elettrico nel Parco Reale, per la fruizione di nuovi spazi, come il quartiere dei Liparoti, i progetti relativi al noleggio di piccole imbarcazioni nella Peschiera Grande, le attività vivaistiche nelle serre borboniche, le collaborazioni attivate con Università ed enti di ricerca per il Parco Reale, i restauri in corso negli Appartamenti Reali, i nuovi allestimenti delle collezioni. Nuove sfide da fronteggiare anche con strumenti innovativi. E soprattutto fonte, senza dubbio, di occupazione.

Tutto questo si può realizzare insieme, se si interloquisce senza preconcetti ideologici.

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