Marmellata delle Regine, raccolta delle arance della Reggia di Caserta

Il Museo sostiene il progetto di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne della cooperativa Eva

Le storie belle che continuano. Anche quest’anno la collaborazione tra la Reggia di Caserta e la cooperativa Eva darà i suoi frutti: è iniziata la raccolta delle arance del Parco reale per la produzione della Marmellata delle Regine.

Grazie a un protocollo di intesa tra l’Istituto del Ministero della Cultura e la cooperativa EVA, impegnata in servizi di prevenzione e contrasto della violenza anche attraverso il riutilizzo di beni confiscati alle mafie, gli agrumi del Museo verde sono diventati occasione di riscatto sociale e risorsa. Fino a qualche anno fa destinate alla naturale marcescenza, le arance del Bosco vecchio, della Flora e del Giardino Inglese da ormai tre anni hanno una nuova vita nelle Marmellate delle Regine.

In questi giorni le donne della COOPERATIVA SOCIALE sono al lavoro per raccogliere i frutti ormai giunti a maturazione. Procederanno, quindi, nel laboratorio di LE GHIOTTONERIE DI CASA LORENA a Casal di Principe a preparare e confezionare il dolce spalmabile. Con la produzione di questa confettura, il Museo, istituto al servizio della società e del suo sviluppo, contribuisce ai percorsi di autonomia promossi dalla cooperativa a favore di donne in uscita da situazioni di violenza e in condizioni di particolare difficoltà.

La Reggia di Caserta ha un’intrinseca vocazione produttiva che deve conciliarsi con gli obiettivi di ecosostenibilità e “no waste” dell’Agenda 2030. Questo progetto integra tale ottica con la solidarietà sociale e la condivisione con la comunità.

E si prosegue con l’eccellenza. La quantità di frutta utilizzata, infatti, sarà superiore al 45%, come prescritto per le marmellate “extra” e non verranno aggiunti conservanti. Da quest’anno, poi, la Marmellata delle Regine sarà in vendita anche a La Buvette di EVA nella nuova sede del Teatro San Ferdinando di Napoli, inaugurata lo scorso 18 dicembre, che si affianca a quella aperta nel 2022 al Teatro Mercadante grazie a un partenariato con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, finalizzato a offrire nuove opportunità di inserimento lavorativo alle donne in uscita dalla violenza.

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