La convenzione tra il Museo e l’Associazione Amici della Reggia di Caserta

Prendersi cura del complesso della Reggia di Caserta condividendo la missione strategica del museo.
E’ questo uno dei principi alla base della convenzione siglata tra il Museo e l’associazione Amici della Reggia di Caserta.
Ieri, 15 dicembre, nel Teatro di Corte, la Direzione della Reggia di Caserta ha incontrato i componenti del sodalizio a seguito dell’annuale assemblea dei soci e della presentazione dell’accordo Reggia di Caserta – Amici della Reggia di Caserta finalizzato a rafforzare un’attiva collaborazione tra le parti, nell’ottica della salvaguardia, recupero e valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della Reggia e della condivisione di valori culturali e simbolici che lo straordinario complesso possiede, non solo come espressione visionaria di una monarchia ma luogo contemporaneo d’ispirazione, sperimentazione ed arricchimento emozionale e culturale.
La convenzione mira a potenziare l’integrazione della Reggia di Caserta con il contesto territoriale, condividendo la responsabilità collettiva di un luogo dichiarato patrimonio dell’umanità. Un percorso di collaborazione – istituzione e comunità di eredità – per salvaguardare l’inestimabile patrimonio materiale e immateriale secondo obiettivi di sviluppo sostenibile e di promozione delle attività culturali.
Un documento che rilancia una chiara e ambiziosa visione del futuro della Reggia di Caserta con molteplici attività che verranno messe in campo dall’associazione Amici della Reggia di Caserta: collaborazione con università, ricerca scientifica, professionisti, imprenditoria e enti pubblici nazionali e internazionali; creazione di percorsi turistici e attivazione di sinergie con le altre residenze reali europee e con i musei italiani e stranieri; sostegno alla ricerca storico-giuridica; promuovere l’applicazione della convenzione di Faro; tutela dei patrimoni.
Una visione del futuro quella della Direzione del complesso vanvitelliano che si basa, però, su azioni concrete e tangibili da realizzare nel prossimo triennio a cura dell’associazione:
- restauro annuale di uno o più beni;
- istituzione di una borsa di studio inerente la missione del museo;
- svolgimento di un calendario annuale di attività dedicate alla cura del Parco;
- programmazione ed organizzazione di iniziative dedicate al linguaggio dell’arte in tutte le sue forme.
Suggello di questa rinnovata “amicizia” sarà una card annuale, rilasciata ad ogni “amico associato” per dimostrare la propria appartenenza ad una comunità il cui affetto e orgoglio si trasforma in azione di cura, sostegno e affiancamento al Museo Reggia di Caserta nella sua missione museale e culturale, che consentirà di conoscerne più da vicino la realtà e che prevede, tra l’altro, l’ingresso gratuito al monumento.
“Questa intesa è il simbolo del rapporto con l’intera comunità, nella logica di quanto stabilito dalla Convenzione di Faro – afferma il Direttore generale Tiziana Maffei – Si tratta, infatti, di affermare una responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell’eredità culturale rappresentata dalla Reggia di Caserta e ribadire, dunque, che la sua salvaguardia ha come obiettivo ultimo lo sviluppo di una società sostenibile che opera per il progresso della qualità della vita dell’intera società. Prendersi cura della Reggia di Caserta, condividendone la mission”.
“Con la sottoscrizione della Convenzione si è inteso sancire per iscritto quanto già avveniva da tempo nei rapporti tra l’istituzione museale e gli amici del museo, volendo lasciare testimonianza di quanto sviluppato negli anni dall’Associazione ed elencare la missione e la finalità che entrambi, in sinergia, vogliono svolgere e raggiungere – dichiara il presidente del sodalizio Paolo Provitera – Prendersi cura del complesso monumentale dovrà essere, attraverso l’associazione Amici della Reggia di Caserta, un fenomeno sempre più collettivo e mai individuale. Più che contare il numero complessivo degli associati, speriamo di contare un numero sempre maggiore di soci attivi che dedicano una parte delle loro energie per la cura del bene comune, attraverso l’attenzione rivolta ad un luogo dichiarato patrimonio dell’umanità”.