“Luigi Vanvitelli: il Cantiere dei cantieri”, convegno di chiusura delle Celebrazioni vanvitelliane
La Reggia di Caserta celebra il Maestro con due giornate di studio e approfondimento nella nuova sala conferenze dell’ala ovest del Palazzo reale
Il 1° e il 2 marzo alla Reggia di Caserta grande convegno di chiusura delle Celebrazioni vanvitelliane “Il maestro e la sua eredità”. L’anno dedicato a Luigi Vanvitelli si conclude con un tributo nella sua opera magna: due giornate di studio dal titolo “Luigi Vanvitelli: il Cantiere dei cantieri” nella nuova sala conferenze dell’ala ovest del Palazzo reale.
Il convegno si articolerà, attraverso gli interventi di studiosi, professionisti e dello staff del Museo, in sei sessioni di approfondimento ispirate ognuna a un tema specifico. Questo il programma:
Venerdì 1 marzo
ore 9.30
Saluti istituzionali
Ore 10.00
Apertura lavori con l’intervento del direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei
Ore 11.00
Sessione 1: IL PROGETTO
Per il Maestro il disegno ha una duplice funzione: studiare e comunicare. Le idee abbozzate da Vanvitelli nei primi schizzi per la Reggia di Caserta presero forma nei disegni di progetto che entusiasmarono così tanto le reali Maestà di Borbone, da volerli esporre alla corte in una sala di velluto cremisi. Nel 1756 tali disegni confluirono nella pubblicazione della ‘Dichiarazione dei disegni del Real palazzo di Caserta’, fortemente voluta dai reali per divulgare il progetto della nuova Reggia presso le corti europee, un documento di eccezionale importanza per la conoscenza e lo studio dell’opera del Maestro. In questa sessione si indagherà in maniera approfondita il progetto vanvitelliano della Reggia di Caserta partendo proprio dalle tavole della Dichiarazione, evidenziando le differenze tra la progettazione e la sua effettiva realizzazione e puntando l’attenzione sui ripensamenti dell’architetto resi evidenti dai rilievi condotti sul Palazzo.
Ore 14.30
Sessione2. I MATERIALI
La Reggia di Caserta è il testamento professionale del grande Maestro Vanvitelli, incredibile per ingegno costruttivo, composizione di spazi, scelte materiche. Per l’erigendo Palazzo reale re Carlo e Luigi Vanvitelli predilessero solo materiali di ottima qualità, tanto che il loro approvvigionamento impegnò a tempo pieno tutto lo staff tecnico del cantiere. Questa sessione approfondisce lo studio di materiali impiegati nella Reggia e provenienti dalle cave del regno, nonché dell’ampio utilizzo e reimpiego di marmi antichi.
Ore 17.20
Chiusura lavori
Sabato 2 marzo
ore 9.30
Sessione 3: IL PALAZZO
Luigi Vanvitelli, grazie alle sue ampie competenze ingegneristiche e al suo rigore architettonico, seppe dare soluzioni concrete alle esigenze della committenza reale. Fu, però, grazie al suo genio creativo che egli seppe stupire e interpretare meravigliosamente il sogno che i Borbone avevano per Caserta e la sua Reggia: la realizzazione di un’opera che avrebbe dovuto testimoniare a imperitura memoria la grandezza della dinastia borbonica e la ricchezza del Regno di Napoli. “Deliciae Regis, Felicitas Populi (Godimento del Re, Felicità del Popolo)”, così la definì Carlo di Borbone.
Sessione 4: IL PARCO E IL SISTEMA DELL’ACQUA
Il Parco Reale deve le sue origini a Luigi Vanvitelli e a suo figlio Carlo: fu realizzato per volere di re Carlo di Borbone e del suo giovanissimo successore Ferdinando IV. Il progetto coniuga modelli rinascimentali italiani con soluzioni di stampo francese, introdotte a Versailles dall’architetto André Le Nôtre. L’asse centrale, costituito dalla Via d’Acqua completa il cosiddetto “effetto cannocchiale” del porticato del Palazzo Reale, unendo idealmente la Reggia a Napoli tramite quello che oggi è Viale Carlo III. Protagonista assoluta del progetto di Vanvitelli, l’acqua giunge al Parco grazie ai 38 chilometri di canalizzazioni dell’Acquedotto Carolino. I 76 ettari del Bosco di San Silvestro e i 23 del Giardino Inglese completano un sistema paesaggistico articolato e suggestivo.
Ore 14.30
Sessione 5: LUIGI VANVITELLI, L’UOMO E IL PROFESSIONISTA
Luigi Vanvitelli, pittore, scenografo, ingegnere e architetto, è stato un uomo pratico e volitivo, che porta a compimento sempre i suoi progetti. Esaustiva una sua frequente espressione “O’ da fare assai, assaissimo”. Un grande lavoratore che, pur essendo una celebrità ai suoi tempi, viene definito “facile e docile” nel rapporto con i suoi collaboratori. Questa sessione intende indagare la personalità di questa poliedrica figura attraverso una nuova lettura del suo epistolario.
Sessione 6: L’EREDITÀ DI LUIGI VANVITELLI
La Reggia di Caserta con il Palazzo, il Parco e l’infrastruttura dell’Acquedotto lasciò un segno forte sul territorio e un grande impatto sui contemporanei e su quanti poterono conoscere queste opere. Questa sessione intende soffermarsi sull’eredità del Maestro, attraverso una riflessione sul lavoro di suo figlio Carlo che porta a compimento la sua opera più maestosa e con la presentazione del centro documentale a lui dedicato.
Ore 15.40
Presentazione della piattaforma digitale del Centro di documentazione “Luigi Vanvitelli”.
Ore 16.00
Presentazione atti del convegno “Luigi Vanvitelli: il linguaggio e la tecnica” organizzato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Ora 16.20
Chiusura lavori
La partecipazione ai lavori del convegno è riservata agli ospiti accreditati fino a esaurimento posti in sala. Per accredito scrivere a re-ce.valorizzazione@cultura.gov.it entro il 26 febbraio 2024.