Horticultura

Progetto “HortiCultura. I bambini coltivano il museo: spazi verdi educativi nei siti MiC”

La Reggia, per il triennio 2021-2023, ha aderito in qualità di partner al progetto “HortiCultura. I bambini coltivano il museo: spazi verdi educativi nei siti MiC” che coniuga ambiente, sostenibilità e cultura, presentato dall’organizzazione “Terra Felix” e selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini”, ente gestore del Fondo di contrasto della povertà educativa minorile.

La Reggia di Caserta aspira a dare al progetto un carattere permanente.

Il progetto HortiCultura prevede la realizzazione di orti didattici nei siti museali e di azioni che migliorano l’accessibilità e la fruibilità al patrimonio culturale.

HortiCultura rappresenta un connubio tra il Patrimonio Naturale del Parco e quello Storico-Artistico del Palazzo Reale, perché la Reggia di Caserta è un complesso fortemente caratterizzato ed influenzato dal suo paesaggio, con il quale si identifica e che diventa testimonianza dell’identità storica e della tradizione rurale della comunità.

Per approfondimenti

Gli obiettivi

Il progetto HortiCultura è nato con l’intenzione di perseguire in maniera concreta diversi obiettivi:

  • promuovere la sostenibilità come strumento di lotta al cambiamento climatico
  • far acquisire ai partecipanti competenze STEM
  • promuovere la dieta mediterranea e la sana alimentazione
  • insegnare abilità agricole e artigianali per l’agricoltura
  • creare momenti di gioco e socializzazione in contrasto al disagio socioeducativo

Il progetto ha finora coinvolto 18 classi, 360 bambini, 400 genitori, 35 insegnanti e 15 tra dirigenti e collaboratori. Questa partecipazione attiva è stata sostenuta dall’entusiasmo di 6 Ortolani, selezionati tramite Bando e fedeli abbonati della Reggia di Caserta, che si sono occupati della cura e della manutenzione di questi spazi nel tempo.

Attività svolte

Horti ed happening

realizzazione di 6 orti didattico-museali di circa 40mq l’uno; aperture straordinarie degli Orti per gruppi esterni e percorsi di visita progettati ad hoc.

Green Village

campi estivi con visite didattiche ed escursioni esterne alla scoperta della Reggia di Caserta e dei Siti Museali di prossimità (Parco Archeologico di Pompei, Museo Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere, Casale di Teverolaccio a Succivo).

OrtoBox

una scatola didattica con schede di approfondimento, piccole strumentazioni individuali per esperimenti scientifici legati alla coltivazione e alla sana alimentazione.

OrtoBus ed eventi organizzati dal Servizio Educazione e Mediazione della Reggia

un pulmino elettrico attrezzato che staziona nei pressi del sito, delle scuole e dei luoghi di cultura per connettere l’area museale con la città. Il bus organizza giochi e laboratori per bambini e ragazzi ed eroga contenuti educativi interattivi tramite postazioni tecnologiche.

FAQ

A chi è rivolta l’iniziativa?

Tutte le scuole elementari del territorio campano posso richiedere di partecipare al progetto.

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Quanto dura il progetto Horticultura?

Horticultura è un progetto annuale. La creazione e gestione degli orti didattici prevede un impegno costante da parte dei gruppi scuola che partecipano al progetto, con incontri a cadenza mensile.

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Come aderire al progetto Horticultura?

Per aderire al progetto Horticultura è necessario attivare una convenzione tra la scuola proponente e la Reggia di Caserta. Per farlo, bisogna scrivere a: re-ce@cultura.gov.it

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Cos’è il Quartiere dei Liparoti?

Il complesso del Quartiere dei Liparioti o degli Schiavi Battezzati costituisce la più grande opera urbanistica caratterizzante il tessuto della città di Caserta. Progettato alla fine del Settecento da Francesco Collecini, nasce come pertinenza della Reggia di Caserta con funzione residenziale per i membri del “Real Corpo dei Volontari di Marina” detti Liparioti, poiché in gran parte provenienti dall’isola di Lipari, che avevano il compito di assistere il re Ferdinando IV nelle attività di pesca e di caccia e di sorvegliare il parco e le sue ricchezze. In seguito allo scioglimento di questo corpo militare il Quartiere fu impiegato come alloggio per gli schiavi che lavoravano alla costruzione del Palazzo.

Dopo il restauro del 1853 il complesso divenne sede dei Padri della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, fondata nel 1720 da San Paolo della Croce, e la Cappella assunse il titolo di Santa Maria de’ Sette Angeli.

Il Quartiere continuò ad essere utilizzato fino 1866 quando, in seguito alle direttive del Regio Decreto 3036, il Ritiro fu soppresso e i Passionisti abbandonarono Caserta. A partire dal 1997 il bene è in parte occupato dalla Società di Storia Patria di Terra di Lavoro. In particolare, risultano utilizzate l’ala sud e la Cappella degli Schiavi adibita a biblioteca.

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