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Gli alberi della Reggia di Caserta tornano a “vivere”

Iniziati i lavori di rimozione degli alberi della Reggia di Caserta sradicati dal maltempo. Torneranno a “vivere” sotto forma di energia sostenibile e opere d’artigianato.

A fine dicembre 2019, a causa delle avverse condizioni meteo, sono caduti nel Parco Reale e nel Giardino Inglese decine di alberi. A seguito di avviso pubblico, ne è stata disposta la cessione, a titolo compensativo, per finalità di recupero e valorizzazione.

E’ un progetto sperimentale che consente di riutilizzare i materiali, nell’ottica di favorire lo sviluppo di una filiera territoriale etica ed ecocompatibile, in linea con gli obiettivi “Salute e benessere”, “Energia pulita e accessibile”, “Città e comunità sostenibili”, “Consumo e produzioni responsabili”, “Agire per il clima”, e “La vita sulla Terra” dell’Agenda 2030. Questi “residui” non saranno trattati come rifiuto, non comporteranno una spesa di smaltimento per la Reggia di Caserta e torneranno a vivere sotto forma di energia pulita e di oggetti artistici.

L’incarico è stato affidato all’Impresa Eurogiardinaggio di Nicola Maisto. Dopo una lunga fase di stop a causa dell’emergenza Covid 19, le attività sono iniziate negli ultimi giorni. Il cronoprogramma degli interventi prevede, oltre alla rimozione delle alberature cadute, una serie di importanti opere.

Una parte del materiale legnoso sarà destinato al recupero energetico da biomasse. Tale energia sarà messa a disposizione della Reggia di Caserta attraverso un microgeneratore fornito dalla C.D.M. spa. L’impianto, altamente tecnologico, consentirà di ottenere contemporaneamente energia elettrica e termica mediante la gassificazione di scarti organici. Un’altra frazione alimenterà i macchinari dell’azienda Tessil Style.

Una porzione di legname sarà, poi, utilizzata per la produzione di compost. Attraverso la creazione di una start up, il terricciato sarà confezionato in sacchetti a marchio Reggia di Caserta e messo in vendita. Il compost verrà utilizzato anche per l’invasamento di piantine destinate ai visitatori del Complesso vanvitelliano.

Per il recupero e la valorizzazione del legname degli alberi storici, infine, saranno realizzati oggetti di artigianato e gadget, in collaborazione con la società Momi Arte e con l’artigiano Gennaro Ranieri. Le produzioni potranno essere vendute all’interno della Reggia di Caserta e saranno esposte in vetrina nel centro storico di Napoli.

“Si tratta – ha affermato il direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – di un piccolo ma importante traguardo. La perdita avvenuta nel dicembre scorso di questi alberi rappresenta una ferita per il Complesso vanvitelliano. La condizione ormai cronica di vulnerabilità del patrimonio arboreo è stata oggetto di grande attenzione. Sono stati, per questo, pianificati ad esempio il monitoraggio e la verifica programmatica dello stato vegetativo di tutte le piante. Queste vite spezzate, però, sono diventate grazie a questo progetto sperimentale parte di un circolo virtuoso, che fa della sostenibilità e dell’ecologia il suo cardine. Parte di un percorso di gestione improntato alla cura e al senso di responsabilità”.

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