Tutela e salvaguardia del Bosco e delle strutture architettoniche della Reale Tenuta di San Silvestro

Iniziati i lavori

Sono iniziati i lavori finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al Bosco di San Silvestro della Reggia di Caserta. Verranno effettuati il restauro del Casino Collecini, la cura del giardino monumentale e del muro di cinta e l’intervento di tutela, conservazione e salvaguardia del patrimonio boschivo.
L’istituto del Ministero della Cultura, pur nella complessa gestione del suo immenso patrimonio, porta avanti con impegno e rigore tecnico le procedure per l’attuazione degli “Interventi di restauro e valorizzazione del complesso del Parco della Reggia di Caserta” per un totale di 25 milioni di euro. I progetti, approvati nell’ambito del piano di investimenti e riforme finanziato dall’Unione Europea, comprendono quattro componenti: “Tutela e salvaguardia del Bosco e delle strutture architettoniche della Reale Tenuta di San Silvestro”, i cui lavori sono appena iniziati; “Sistema di irrigazione dei Giardini Reali e rigenerazione delle praterie”, i cui lavori inizieranno a breve; “Recupero e valorizzazione delle Sorgenti del Fizzo e dell’Acquedotto Carolino”, il cui bando di gara verrà pubblicato nei prossimi mesi; “Restauro, recupero e valorizzazione della Via d’acqua del Parco Reale”, il cui bando per i lavori è scaduto il 4 agosto.
Per il Bosco di San Silvestro le opere ammontano a 1milione e 700mila euro e sono state affidate alla RTI Consorzio stabile Ganosis – Vivai Antonio Marrone – Hera restauri – Omou scarl mediante una procedura di gara aperta gestita dalla Centrale di Committenza Invitalia, in collaborazione con l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR e con il Servizio VIII dell’ex Segretariato generale del MiC.
Nel dettaglio, l’intervento riguarderà il Casino Collecini – con il  restauro delle facciate, dei muretti a secco e della pavimentazione perimetrale, il restauro e/o la sostituzione di tutti gli infissi interni ed esterni (porte e finestre) e la revisione e il restauro delle soglie storiche e del manto di copertura; il muro di cinta, lungo circa 4 km, i cui lavori saranno relativi a pulizia e decespugliamento e alla ricostruzione, sostituzione o apposizione degli elementi e delle parti danneggiate o mancanti.
Oggetto dell’intervento anche la componente vegetale. L’intervento consentirà la messa in sicurezza dei sentieri all’interno del bosco, la piantumazione di alberi, l’eliminazione delle specie arboree secche e alloctone, il restauro del giardino storico.
Il Bosco di San Silvestro era parte delle “Reali Delizie” dei Borbone e destinato all’agricoltura e alla caccia. Si estende per circa 76 ettari sulle colline di Monte Maiulo e Monte Briano, da cui discende la cascata che alimenta le fontane del Complesso Vanvitelliano. Nel 1993 il sito è stato affidato al WWF e gestito, per conto dell’associazione World Wide Fund for Nature, dalla società La Ghiandaia.
Il Bosco di San Silvestro è stato recentemente al centro delle cronache poiché parte del muro di cinta è stata danneggiata al fine di conseguire un illecito approvvigionamento di acqua da parte di un soggetto, denunciato dalle forze dell’ordine alle autorità competenti. La superficie boscata, molto estesa, è in molti tratti fitta e impenetrabile. I lavori del Pnrr rappresentano un punto di partenza importante, in questo complesso momento. Sono una testimonianza tangibile dell’attenzione della Reggia di Caserta verso tutto il suo patrimonio, un presidio costante di un’Istituzione dello Stato in un’area difficile da monitorare, un segno concreto di cura di un’eredità fragile e spesso violata.

Gara di progettazione

Consulta il bando (bando scaduto il 26 giugno 2023, ore 17)


L’area denominata “Bosco di San Silvestro”, già Sito di Importanza Comunitaria, ora è designata Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000 della Regione Campania. Essa si estende per circa 76 ettari alle spalle del Parco Reale, sulle colline di Monte Maiuolo e Monte Briano. Il Bosco sorge sui terreni acquistati da re Carlo di Borbone a partire dal 1750, successivamente riuniti e delimitati da un muro perimetrale per volontà di Ferdinando IV. La zona fu destinata all’agricoltura e alla caccia e per questo, tra il 1797 e il 1801, il sito venne dotato di un Casino, realizzato su progetto dell’architetto Francesco Collecini.

L’appalto, definito con Invitalia, in collaborazione con l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR e con il Servizio VIII del Segretariato generale del MiC, prevede i servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione esecutiva, il servizio di redazione del Piano di Gestione Forestale e di rilievo. La progettazione ha come oggetto il patrimonio naturale e quello storico-architettonico (in particolare il recinto murario di perimetrazione della Reale Tenuta di San Silvestro e il Casino Collecini con le sue pertinenze). L’opera intende dunque indagare lo stato di conservazione dell’habitat del Bosco; garantire la fruizione dell’area; dotare l’area di uno specifico strumento di gestione programmata quale il Piano di gestione forestale; potenziare i valori naturalistico-ambientali e quelli storico-architettonici del sito; valorizzare e rafforzare la funzione del patrimonio pubblico.

Il Bosco di San Silvestro è composto prevalentemente da sempreverdi con prevalenza del leccio (Quercus ilex). L’attuale stato vegetativo delle specie arboree, in particolare quello delle querce (Quercus pubescens e Quercus Ilex), risulta degradato a causa soprattutto di patogeni che si sono insediati su piante già rese vulnerabili dai cambiamenti climatici, come accertato durante il sopralluogo effettuato dal Servizio fitosanitario della Regione Campania.

In relazione alla componente architettonica, il muro che delimita il Bosco di San Silvestro ha problemi di dissesto statico e manifestazioni diffuse di degrado superficiale. L’appalto sarà finalizzato a interventi nei tratti crollati, a rischio crollo o individuati come critici con pulizia, decespugliazione e potatura di contenimento della fascia boscata; pulizia e diserbo della vegetazione infestante; ricostruzione della muratura preferibilmente con rimessa in pristino dei singoli elementi in tufo; ristilatura di giunti; smontaggio del dispositivo esistente di protezione del muro ammalorato e sua ricostruzione.

Il Casino Collecini, invece, pur avendo un buono stato di conservazione, presenta fenomeni di degrado fisiologici. Gli interventi previsti sono la manutenzione e il restauro degli infissi storici esistenti; la sostituzione degli infissi ammalorati con nuovi infissi con elevate prestazioni termiche; la revisione del manto di copertura; la riqualificazione dello spazio esterno di pertinenza del Casino Reale.

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Approvazione Piano di Gestione Forestale

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